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Feroce candore delle
maggioranze di potere… Ah! i difensori di una norma, quale che sia: norma
culturale, norma famigliare, norma aziendale, norma politica, norma religiosa,
norma di clan, di club, di banda, di quartiere, norma di igiene, norma del muscolo
o del cervello… Come si ritraggono, i custodi della norma, appena sentono
odore di incomprensibile, come si sentono perseguitati, allora, neanche fossero
soli di fronte a un complotto universale! Questa paura di essere minacciati da
ciò che non è fatto con lo stampino… Ah, la ferocia del potente quando fa la
vittima! Del ricco quando la povertà si accampa alla sua porta! Delle coppie
autenticate con marca da bollo di fronte alla divorziata rovinafamiglie!
Dell’autoctono che sente odor di profugo! Del credente che annusa il
miscredente! Del laureato di fronte all’insondabile idiota! Dell’imbecille
fiero di essere nato da qualche parte! E ciò vale anche per il capetto di
periferia che vede il nemico sul marciapiede di fronte… Come diventano
pericolosi, quelli che hanno capito i codici, di fronte a quelli che non li
posseggono!Neanche i bambini si fidano.
Daniel Pennac, Diario di scuola, traduzione
di Yasmina Melaouah, Feltrinelli, Milano 2008, pagina 162.